martedì 14 dicembre 2010

Pronti per produrre energia!


L'impianto fotovoltaico è stato completato con successo. Non possiamo negare d'essere orgogliosi nonostante le titubanze iniziali ed i dubbi che in parte permangono. La nostra posizione sul "fotovoltaivo" è sempre stata molto critica e se la nostra casa di legno è stata ulteriormente arricchita con i pannelli fotovoltaici è in gran parte dovuto ad una legge che in Emilia Romagna impone impianti per almeno un 1 Kwp/ogni nuova unità abitativa. Senza indugiare su un tema già trattato, non vogliamo sottovalutare costi decisamente importanti a fronte dei quali il ritorno economico è legato a troppe variabili (in particolare in termini di affidabilità e/o garanzie di resa) relative ai componenti più nobili quali inverter e pannelli.


A seguito comunque di tante richieste di amici e frequentatori del blog, con piacere riassumo qui di seguito i criteri seguiti per la scelta di questo impianto:

con l'obiettivo di mettere in risalto cosa abbiamo scelto piuttosto di ciò che non è stato scelto, iniziamo a parlare del dimensionamento pari a 2 KWp, vale a dire che nelle condizioni ideali del picco riusciremo a produrre al massimo 2KW.
Le medie per la nostra latitudine ed il nostro irraggiamento ci portano ad una stima di produzione pari a 2500kwh/anno, che in linea di principio dovrebbe essere il nostro consumo annuo di energia: se questi numeri fossero confermati vorrebbe dire che ogni anno produrremmo tanta energia quanta ne consumiamo, azzerando così la bolletta ENEL (a cui poi si sommerebbe l'incentivo di conto energia rendendo il discorso ancora più vantaggioso).
La tecnologia scelta conta 16 pannelli SHARP con cristalli di silicio amorfo: questa tecnologia ha un costo del 30% inferiore rispetto al mono/poli cristallino a fronte di un rendimento inferiore in condizione di luce diretta ma superiore in presenza di luce diffusa. Inoltre i cristalli di silicio amorfo meglio sopportano le alte temperature dell'estate.
L'inverter è prodotto da IBC, nome conosciuto nel settore collocandosi in una fascia intermedia, ma soprattutto che ha un pò di storia nel fotovoltaico staccandosi dalla selva delle tante realtà improvvisate in questo settore.
L'impianto è stato studiato da AGS Energy (per la gestione della pura carta) che si affida poi ad installatori specializzati: anche in questo caso senza essere troppo irriverenti ci piace sottolineare come la squadra degli elettricisti fosse esperta e dedicata al solo fotovoltaico, insomma non il primo elettricista convertito al florido mercato "green".

Concludo ricordando un aspetto che ci ha tenuto in fibrillazione sino all'ultimo: per poter rientrare in conto energia 2010 (con incentivi più vantaggiosi rispetto a quelli approvati per il prossimo anno) avremmo dovuto concludere il collaudo dell'impianto entro il 31/12/2010. La neve degli ultimi giorni ha minacciato sino all'ultimo la riuscita dei lavori, in barba alla neve che da domani tornerà a cadere al nord e nonostante la falda del tetto a nord ancora innevata, possiamo dire "abemus fotovoltaico!"

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