giovedì 31 marzo 2011

Ultimo atto, aree esterne!



Ultimo atto o quasi, si perchè sabato assiema alla bella stagione, entrerà nuovamente in azione l'allegro ruspino. Colui che lo scorso agosto scavava a suon di bennate per le fondamenta, da sabato sarà impegnato a sistemare la terra così da creare sentieri d'accesso che non richiedano dei percorsi di guerra prima di entrare in casa. Sarà sistemato il porticato che verrà rialzato prima della posa dei rivestimenti e saranno posizionati i pozzetti per la distribuzione della corrente nel terreno. Verranno ricoperti gli scarichi e verrà inghiaiato l'arrivo delle auto. Insomma il lavoro non manca e certamente non finirà in questa fase, certo però potremo finalmente abbandonare i tre mitici gradini di legno, sapientemente costruiti da Robert Pabst, che ormai hanno fatto il loro tempo.

Un saluto a Margherita che purtroppo non riesce a commentare i nostri post, ma che assiduamente si dedica alla lettura dei nostri sproloqui... Siamo molto onorati di avere frequentatori fissi nel blog e speriamo davvero di poter essere d'aiuto con la nostra piccola ma intensa e sudata esperienza!


lunedì 21 marzo 2011

l'A B C di una casa...


Oggi giochiamo con le parole, anzi con le lettere... "A B C" come Arredamento Ben Congegnato!

Merita uno spazio l'arredo della casa, sebbene non strettamente legato alla costruzione di una casa di legno. Da pochi giorni è entrata in casa la cucina, frutto di un progetto che ha visto le prime bozze circa un anno fa. Ed ecco che allora questo post in realtà si lega alla tipologia di costruzione della casa. Come ampiamente discusso, il concetto di casa "pre-fabbricata" impone alcuni vincoli, tra questi la necessità di definire particolari quali scarichi dell'acqua o prese elettriche: per una casa ed ancor più per una cucina questi elementi rappresentano veri e propri vincoli che meritano di essere definiti sulla base delle soluzioni d'arredo. E' per questo che ad aprile scorso ci siamo recati presso ARREDORAMA, a Chiavenna Landi di Piacenza per disegnare la cucina di una casa che ancora non c'era. Ci siamo presentati in punta di piedi, su segnalazione di amici e subito siamo stati avvolti in uno spazio di idee stimolante dove veri professionisti si sono dimostrati pronti ad investire tempo su di noi. Non sono mancate le soluzioni, i disegni, i consigli per cambiare addirittura alcune pareti interne (..del resto...non c'era nemmeno la casa!)... Stefano, che ha interpretato le nostre poche idee e ben confuse non si è lasciato intimorire dalle insidie di una vendita che ha richiesto tante ore sui disegni e che si è protratta per mesi. Il risultato ci ha sorpreso perchè quanto oggi abbiamo di fronte è esattamente quanto avremmo chiesto alla nostra cucina. A B C allora lo potremmo leggere come arredatore bravo e competente, ma senza cadere nel retorico e banale, chiudo sottolineando come questo passaggio, ricco di insidie, possa essere affrontato con l'aiuto di validi partner che in modo sapiente possano cogliere le opportunità di un arredo studiato con piglio strategico sulla carta!

martedì 15 marzo 2011

Oggi sono "stufa"...





Siamo stati decisi e determinati in quasi tutte le scelte che hanno coinvolto la nostra casa di legno, alcuni passaggi tuttavia si sono rivelati scogli amletici, la mettiamo o non la mettiamo (VMC), la costruiamo o non costruiamo (stufa) e così via... Alcuni elementi hanno caratterizzato scelte importanti perchè da una parte c'era la scommessa sulla resa dell'investimento ma dall'altra i conti sono sempre stati tiranni con costi davvero importanti.

Alla fine la stufa in maiolica, o stube come piace chiamarla ai più, sta nascendo giorno dopo giorno. E' innegabile e tangibile il contributo di "Wilma", saggia di famiglia che più di tutti ha spinto per questa soluzione: il concetto di stufa in refrattario e maiolica non è certo nuovo (anzi!) tuttavia il calore emanato è qualcosa di rivoluzionario per le nostre case. Infatti il calore si propaga per lo più per irraggiamento e non convezione come per i tradizionali camini e stufe, abbinando inoltre una resa eccezionale. I camini sono tornati molto in voga negli ultimi anni, anche per il costo della legna non esorbitante (almeno nelle nostre zone), per quanto però tutti i sistemi siano stati arricchiti di vetri, ventilazioni per meglio distribuire il calore e via dicendo, le attuali soluzioni rimangono un ottima strada per "bruciare legna" ma non per generare calore. La quasi totalità del calore che viene emesso dalla combustione del legno, nei camini in particolare, rischia di essere rilasciata nel cielo sopra la casa, trattenendo un piccola quantità per gli ambienti (è classico poi il clichè bollente davanti ghiacciato alle spalle).

La stufa in maiolica invece chiede due cariche di legna al giorno (max); 10 kg circa a carica per una stufa di medie dimensioni come la nostra che bruceranno in 40-50 minuti. Non appena le fiamme si affievoliscono deve essere chiusa la porticina della stufa e così le braci quasi si spengono e si riducono ad una lentissima combustione che genera fumi che saturano il "labirinto di mattoni refrattari". In questo modo tutti gli elementi vengono scaldati perchè possano poi irraggiare l'ambiente. In ultimo il discorso cenere, con queste stufe non è necessario rimuovere la cenere della carica precedente che andrà poi ad essere bruciata con la carica seguente.

La stufa oggi verrà completata con gli intonaci (bianchi) e le ultime maioliche lilla. Daniel, Mariano e Christian Pinter sono gli artefici del disegno e dell'opera. Lavorano assiduamente per muovere i 13 quintali della stufa (il refrattario pesa...ma quanto pesa!) e per dare classe ed eleganza ad un elemento che certamente assumerà molta importanza nella casa!

sabato 12 marzo 2011

Prove d'aria...


Procedono le operazioni di verifica e controllo, questo approccio dimostra il rigore e la professionalità delle società partner di un consorzio come quello di Klima Haus. VMC come "ventilazione meccanica controllata", già di per sè un notevole traguardo solo per il fatto di essere strata presa in considerazione per la nostra casa di legno. VMC come progetto che punta ad intercettare gli apporti di CO2, umidità, odori che il quotidiano genera all'interno della casa: l'obiettivo è di poter correggere questi fattori non gestibili altrimenti in una casa che non fa entrare e uscire nulla. Questo è il concetto chiave che governa la VMC alla luce di case sempre più efficienti dal punto di vista termotecnico ma che per questo sono sigillate-stagne. Il controllo della VMC è stato sviluppato con prove anemometriche per valutare se le perdite di carico del circuito rientravano con quanto stabilito in progetto o meno. Si tratta infatti di prelevare ed immettere aria in una casa grazie ad un labirinto di tubi che si propagano per tutta la casa, passando nelle pareti, sotto i pavimenti, o nelle intercapedini dei solai: la posa dei tubi, la vicinanza con fonti di calore, potrebbero influenzare la riuscita dell'opera che appunto viene monitorata con prove puntuali su ogni singola bocchetta. I tecnici HAAS Fertigbau hanno lavorato in modo egregio, tanto che non si registrano perdite di carico di rilievo, anzi, il circuito risulta dimensionato più che correttamente. Alcuni dati di sintesi:
l'impianto installato è fornito dalla Zehnder, sistema Comfosystems air 350. Le tre velocità della macchina permettono di regolare il bilancio dell'aria, alla velocità massima in un'ora viene cambiata tutta l'aria della casa (350 m cubi), alla velocità uno si impiega il triplo del tempo.

martedì 8 marzo 2011

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Buongiorno a te navigatore della rete che stai frequentando il blog della nostra casa di legno, devi sapere che parte dell’energia elettrica che tiene acceso il tuo computer potrebbe essere stata prodotta dal nostro impianto fotovoltaico. Siamo orgogliosi di poter annunciare che dal primo marzo siamo allacciati alla rete ENEL. Il sole illumina con “effetti fotovoltaici” i nostri pannelli e nonostante il nevischio e alcune nuvole, dopo pochi giorni abbiamo già immesso poco più di venti KWh in rete. L’impianto è relativamente semplice. Le logiche dello scambio sul posto e del conto energia un po’ meno. Cerchiamo allora di riprendere i tratti salienti. Innanzitutto devo precisare che il nostro impianto rientra nel “conto energia 2010”, pertanto trattandosi di un impianto compreso tra 1 e 3 kWp semi-integrato, riceveremo un bonus di 0,42€ /kWh. Fino a questo punto è tutto abbastanza semplice: i pannelli producono corrente in continua, l’inverter la trasforma in alternata, la “casa” attinge per quanto necessario in quel momento (chessò il frigorifero sta consumando, qualche lampadina etc..) e finalmente quanto in eccesso può essere immesso nella rete nazionale ENEL. Il tutto viene monitorato da due contatori bidirezionali. Il primo conteggia i kW/h immessi dall'inverter e per ciascuno di essi il GSE riconosce ed eroga 0,42€/kWh. Non è finita. Infatti il secondo contatore conteggia quanti kW/h vengono poi immessi in rete e conteggiati in un bonus valido per quanto verrà consumato attraverso ENEL. Vale a dire che, se alla fine del mese io ho consumato 250kW/h (parlando di energia prelevata dalla rete nazionale ad esempio nel corso delle notti, quando evidentemente l’impianto FV non produce) ed ho immesso 100kW/h (al netto di quanto consumato prima dell'immissione in rete), il GSE mi riconoscerà un bonus pari al costo di quei 100kW/h, così che la mia bolletta ENEL possa essere decurtata di quei kW/h che in realtà io ho prodotto. Questo è il passaggi più delicato. Perché il rapporto dell’incentivo in realtà non è con ENEL bensì con il GSE (stato). Il GSE mi riconosce incentivi sul totale prodotto ed inoltre aggiunge un premio per tutto ciò che ho auto-consumato. Almeno fino a che lo stato non vorrà togliere quanto promesso...