martedì 15 marzo 2011

Oggi sono "stufa"...





Siamo stati decisi e determinati in quasi tutte le scelte che hanno coinvolto la nostra casa di legno, alcuni passaggi tuttavia si sono rivelati scogli amletici, la mettiamo o non la mettiamo (VMC), la costruiamo o non costruiamo (stufa) e così via... Alcuni elementi hanno caratterizzato scelte importanti perchè da una parte c'era la scommessa sulla resa dell'investimento ma dall'altra i conti sono sempre stati tiranni con costi davvero importanti.

Alla fine la stufa in maiolica, o stube come piace chiamarla ai più, sta nascendo giorno dopo giorno. E' innegabile e tangibile il contributo di "Wilma", saggia di famiglia che più di tutti ha spinto per questa soluzione: il concetto di stufa in refrattario e maiolica non è certo nuovo (anzi!) tuttavia il calore emanato è qualcosa di rivoluzionario per le nostre case. Infatti il calore si propaga per lo più per irraggiamento e non convezione come per i tradizionali camini e stufe, abbinando inoltre una resa eccezionale. I camini sono tornati molto in voga negli ultimi anni, anche per il costo della legna non esorbitante (almeno nelle nostre zone), per quanto però tutti i sistemi siano stati arricchiti di vetri, ventilazioni per meglio distribuire il calore e via dicendo, le attuali soluzioni rimangono un ottima strada per "bruciare legna" ma non per generare calore. La quasi totalità del calore che viene emesso dalla combustione del legno, nei camini in particolare, rischia di essere rilasciata nel cielo sopra la casa, trattenendo un piccola quantità per gli ambienti (è classico poi il clichè bollente davanti ghiacciato alle spalle).

La stufa in maiolica invece chiede due cariche di legna al giorno (max); 10 kg circa a carica per una stufa di medie dimensioni come la nostra che bruceranno in 40-50 minuti. Non appena le fiamme si affievoliscono deve essere chiusa la porticina della stufa e così le braci quasi si spengono e si riducono ad una lentissima combustione che genera fumi che saturano il "labirinto di mattoni refrattari". In questo modo tutti gli elementi vengono scaldati perchè possano poi irraggiare l'ambiente. In ultimo il discorso cenere, con queste stufe non è necessario rimuovere la cenere della carica precedente che andrà poi ad essere bruciata con la carica seguente.

La stufa oggi verrà completata con gli intonaci (bianchi) e le ultime maioliche lilla. Daniel, Mariano e Christian Pinter sono gli artefici del disegno e dell'opera. Lavorano assiduamente per muovere i 13 quintali della stufa (il refrattario pesa...ma quanto pesa!) e per dare classe ed eleganza ad un elemento che certamente assumerà molta importanza nella casa!

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