domenica 19 dicembre 2010

L'inseguimento dei numeri primi...


Si può giocare, con i numeri, con le piastrelle, con una casa nonostante sia una casa di legno. Post scanzonato oggi, per dare spazio ad un tocco di estro...o follia. E' stata completata la posa dei rivestimenti dei bagni, il posatore dobbiamo dire davvero in gamba, è stato messo a dura prova: eh sì perchè la "greca", la cornice di chiusura del bagno al piano terra, non poteva essere una banale alternanza di tasselli lavanda ed argento...insomma non una semplice scacchiera. E' così che nasce "l'inseguimento dei numeri" primi, per dare qualche grattacapo in più ai nostri ospiti se pur durante il dolce espletar delle loro funzioni fisiologiche!

venerdì 17 dicembre 2010

...è tempo di finiture!


La squadra di HAAS Fertigbau procede a ritmo incalzante nel rifinire la casa puntando a chiudere il cantiere il 21 Dicembre: è suggestivo pensare che proprio lo stesso giorno dello scorso anno veniva definito il rogito per l'acquisto del terreno.

Pavimenti e rivestimenti dei bagni sono stati ultimati, la squadra tedesca dopo aver stuccato e rasato tutti i muri passa di stanza in stanza per tinteggiare le pareti e posare le mascherine delle prese elettriche. Di fatto l'anno porterà i soli pavimenti di cucina, soggiorno e sala oltre al primo piano dove verrà posato il parquet.

martedì 14 dicembre 2010

Pronti per produrre energia!


L'impianto fotovoltaico è stato completato con successo. Non possiamo negare d'essere orgogliosi nonostante le titubanze iniziali ed i dubbi che in parte permangono. La nostra posizione sul "fotovoltaivo" è sempre stata molto critica e se la nostra casa di legno è stata ulteriormente arricchita con i pannelli fotovoltaici è in gran parte dovuto ad una legge che in Emilia Romagna impone impianti per almeno un 1 Kwp/ogni nuova unità abitativa. Senza indugiare su un tema già trattato, non vogliamo sottovalutare costi decisamente importanti a fronte dei quali il ritorno economico è legato a troppe variabili (in particolare in termini di affidabilità e/o garanzie di resa) relative ai componenti più nobili quali inverter e pannelli.

venerdì 10 dicembre 2010

Riapre il cantiere...

Dalla Germania con furore è tornata la squadra di HAAS Fertigbau impegnata nelle finiture della casa. I primi lavori sono di stuccatura e rifinitura dei cartongessi. Vengono finite tutte le pareti, stuccate, sistemate in prossimità dei massetti e poi tinteggiate. In questa fase c'è spazio per alcuni minimi ritocchi, tra le cose due prese elettriche erroneamente posizionate verranno adeguate al disegno della cucina. In concomitanza lunedì interverrà anche la squadra dei posatori dei rivestimenti dei bagni, l'unica aspetto scorporato dal pacchetto HAAS e quindi gestito da noi direttamente. Il sole di questi giorni prova a sciogliere la neve nella speranza di poter procedere all'installazione dei pannelli fotovoltaici. Sono già stati consegnati i materiali per completare la casa, pavimenti, porte, zanzariere, maniglie... vediamo la fine?

domenica 5 dicembre 2010

Calda stufa


La nostra testolina non è capace di rimanere ferma, ecco quindi che con la percezione degli spazi iniziano le prime idee per la stufa. Desideriamo una stufa in maiolica, una stufa come quelle incontrate in montagna, efficienti, calde, accoglienti, ma con l'annosa questione di un prezzo davvero importante. Grazie a Pinter stufe stiamo studiando la soluzione ideale per i nostri spazi: il primo progetto ci ha già colpito e lo condividiamo nel blog. Consigli ed aiuti saranno ben accetti, tutto per perfezionare la nostra calda casa di legno.

La stufa ad accumulo (stufa piena- tradizionale –grundofen od erroneamente stube), è la vecchia fonte di calore, quella che per capirci è onnipresente nelle vecchie case in montagna o nelle valli alpine. La stufa ad accumulo scalda primariamente per irraggiamento (quindi con raggi orizzontali e verticali) grazie al calore accumulato da quintali di refrattario e maioliche scottati da un’unica grande combustione di pochi chilogrammi di legna secca e spaccata. La stufa emette dei raggi così nello stesso modo del sole scaldando con quel principio (irraggiamento). Il segreto di questa stufa sta nell’avere un giro dei fumi proporzionato tanto alla camera di combustione quanto al volume della stufa stessa, alla lunghezza della canna fumaria e quindi un ottimo tiraggio naturale. Fuoco e fumi che si liberano durante la combustione vengono aspirati nei giri di fumo che nella loro lunghezza (diversi metri) assorbono l’energia, si scottano accumulando il calore e rilasciandolo lentamente alla parete esterna della stufa che scalda agevolmente in modo autonomo 40 metri cubi di ambiente ogni metro quadrato di propria superficie calda.

E’ importante sapere che la stufa ad accumulo a differenza delle normali in ghisa a fuoco continuo o dei caminetti, è un accumulatore di calore adatto a rimanere in temperatura per molte ore dopo la combustione, rilasciando un picco di calore che può raggiungere i 1000 gradi alla prima caduta dopo la camera di combustione rendendo temperature ottimali alla parete esterna con picchi massimi di 60/70 gradi, temperatura non sufficiente a scottare nemmeno le pelli più delicate.

mercoledì 1 dicembre 2010

Preparativi di fine anno...


I lavori hanno avuto una piccola pausa, indipendentemente dalla neve che cade e ricopre la nostra casa di legno da quasi una settimana. Finiti i massetti, le due settimane appena trascorse sono state dedicate al riposo delle superfici in modo tale da poter asciugare l'umidità. Dalla prossima settimana invece torneranno in Italia le squadre di HAAS Fertigbau, direttamente dalla Germania, per completare tutte le stuccature e la rifinitura delle pareti. Il lavoro previsto si completerà in due settimane, appena prima della pausa Natalizia quindi, rimandando verosimilmente a gennaio la posa dei pavimenti.

domenica 28 novembre 2010

It's snowing!


...ed alla fine è arrivata la prima neve!
Nell'ormai lontano giugno era stata temuta e tutti i conti sul calendario erano stati fatti per scongiurare l'inizio lavori sotto la neve. Oggi invece è davvero suggestivo vedere il cantiere ricoperto dai primi dieci centimetri caduti in questa domenica di fine novembre. Ora non rimane che sperare che si sciolga nella prossima settimana così da permettere l'insallazione dei pannelli fotovoltaici...poi a dicembre tutta la neve che vorrà cadere sarà la benvenuta!!!


domenica 21 novembre 2010

Sauna "tedesca"


Venerdì 19 sono stati completati i massetti. Dopo aver posato gli ultimi strati isolanti, è stato gettato il massetto autolivellante Fassa Bortolo: una miscela cementizia molto liquida per ottenere l'"auto-livellamento". Questo particolare ha fatto si che prima che le superfici fossero calpestabili dovessimo attendere 48 ore durante le quali la casa è rimasta chiusa. Una volta riaperta la casa l'effetto è stato quello della sauna: temperatura interna superiore ai 30° ed un grado di umidità pari al 100%. Il cemento ha una reazione fortemente esotermica, la casa nasce con un eccellente isolamento, ne consegue che tutto il calore prodotto sia rimasto chiuso in casa. All'apertura della porta di casa è uscita una nuvola di vapore pari ad un cumulo nembo. Abbiamo così spalancato tutte le aperture per ricambiare aria ed iniziare a far asciugare pareti e materiali in generale. Come da istruzioni teutoniche le prossime due settimane saranno dedicate al riposo ed all'asciugatura delle pareti e pavimenti.

venerdì 19 novembre 2010

...ed è con il sole che sveliamo la casa!





Il ponteggio torna a casa...

Novembre non viene certo ricordato per le giornate di pieno sole, certo è che questa pioggia ostacolando e non pochi gli interventi sulle aree esterne della casa. Il ponteggio non serve più ma la squadra in più di un'occasione ha dovuto rimandare le operazioni per smontarlo. Da ieri invece e forse con il freddo sole di oggi iniziano a scendere pezzo dopo pezzo le pedane, la casa si scopre e sembra quasi avere una linea tutta nuova!

"massettiamoci"

Nella giornata di ieri sono iniziati i lavori per i massetti. La casa completa degli impianti idraulici che scorrono sulla base dei pavimenti, è pronta ad accogliere il penultimo strato prima dei rivestimenti finali. Al piano terra abbiamo lo strato finale della platea (calcestruzzo) con una guaina impermeabilizzante e tappetino anticalpestio; al piano superiore invece il solaio è in legno.

I "massettisti" stanno posando uno strato di cinque centimetri fatto di pannelli isolanti in polistirene. La superficia è tamponata senza lasciare alcun vuoto, questa operazione viene fatta in entrambi i piani. Questo strato ha il doppio effetto di isolamento (termico e acustico) oltre a pemettere la separazione tra i due strati: massetto e base, quindi per il piano terra calcestruzzo/massetto e al primo piano legno/massetto). I diversi materiali hanno due tipologie di dilatazione differente e per evitare problemi nel tempo devono essere separati. All fine pertanto sopra i pannelli viene gettata la miscela cementizia, detta appunto massetto, sulla quale verranno poi posati i pavimenti.

mercoledì 17 novembre 2010

...latest make-up

Ultime fatiche per le "ultime" (si fa per dire) scelte legate a soluzioni e finiture di vario genere. Di fatto abbiamo firmato un contratto con HAAS per una casa chiavi in mano, tuttavia alcune finiture sono state scorporate dal pacchetto, vuoi perchè avevamo la possibilità di avere soluzioni più economiche, vuoi perchè i materiali italiani erano più in linea con le nostre esigenze.
In particolare abbiamo scroporato tutte le finiture dei bagni, pavimenti, rivestimenti e sanitari. In un certo senso il "lodo bagni" è l'emblema dello stile tedesco di HAAS, fatto di capitolati di altissimo livello e con una vasta gamma di scelte, ma che per quel poco non compreso impongono costi extra sproporzionati. Ecco allora che per esempio tutti i serramenti hanno a capitolato la ribalta, tutti i termoarredi hanno la valvola termostatica per regolare la temperatura, un bidet invece non è da considerarsi a capitolato: nel caso lo si voglia aggiungere vengono chiesti 800,00 €, vale a dire una follia! Lo stile tedesco però, come tutto il nord Europa, sappiamo non nutre simpatia per i poveri bidet (da qui a breve partirà una campagna "Pro-Bidet" nel mondo). Con la stessa cifra è possibile comprare tutti i sanitari di un bagno, ed anche di media-alta qualità. Per questo motivo e per giunta in considerazione che i rivestimenti in generale provengono quasi tutti dall'Italia, abbiamo deciso di scorporare i bagni andando poi a gestirli direttamente con venditori e posatori locali. La stessa cosa vale per il portico esterno, dove la pavimentazione è a nostra cura.

lunedì 15 novembre 2010

Pensando alle geometrie...


Il percorso che porta alla propria casa è ricco di emozioni e fatiche. Quando il disegno nasce dalle proprie idee e sogni tutto prende ulteriore fascino. Le insidie sono tante, la difficoltà principale è avere corretta percezione degli spazi. Spesso i centimetri possono sembrare tanti o pochi a seconda della soluzione ingannando il profano. In più di un'occasione ci siamo incontrati e scontrati su un bagno, su una parete per l'armadio sul soggiorno. Quello che un giorno sembrava un campo da calcio, l'indomani sembrava troppo piccolo. Per questo motivo la mano sapiente di un professionista sarebbe preziosa: l'esperienza non si compra al supermercato. A posteriori siamo comunque entusiasti di quanto hanno partorito le nostre menti e vedere quanto per tanti mesi è stato limitato alle due dimensioni non ha prezzo. Spesso ci compiaciamo per quanto alcune scelte si siano rivelate azzeccate. Il fascino del soppalco, peculiarità che non è mai mancata in nessun disegno. Gli spazi ci sembrano funzionali per come li abbiamo sempre studiati e voluti, tutto rientra in una logica precisa senza per questo perdere nell'estetica di soluzioni ricercate.


..anche la base prende forma

Dopo la dipartita della squadra degli operai tedeschi, è intervenuta l'impresa edile a completare la platea di fondazione. In prossimità dei fori della platea (scarichi e passaggi tubi utenze) sono stati riempiti gli scassi lasciati per permettere operazioni più agevoli per innestare i tubi. Le due controventature (due staffe che sono state alloggiate nelle fondamenta) sono state riempite di calcestruzzo. Infine è stata realizzata una miscela di "Leca" e cemento per andare a chiudere tutte le aree dedicate al passaggio dei tubi della ventilazione meccanica controllata. La "Leca" è un'argilla soffiata, tanti pallini molto simili a quelli usati per drenare giardini e vasi. Questo strato molto leggero viene tenuto saldo dal cemento. Tra pochi giorni infine potranno intervenire i "massettisti" per iniziare l'atto finale dei rivestimenti.




giovedì 11 novembre 2010

Ladies and gentlemen, home sweet home!


21 Ottobre 2010 - Inizio lavori


11 Novembre 2010 - Si conclude la prima fase della costruzione.


E' proprio così, come già accennato ieri, con la giornata odierna possiamo ritenere "costruita la casa". La casa è in piedi, gli impianti sono finiti, le finiture esterne completate. Di fatto siamo in attesa dei rivestimenti interni: pavimenti e finiture delle pareti e soffitti. Insomma manca davvero poco, ma ancora una volta dobbiamo sottolineare che l'inizio dei lavori è iniziato da sole tre settimane.


mercoledì 10 novembre 2010

Allungo finale...


La notizia di ieri provoca un piacevole terremoto organizzativo: la squadra tedesca intende completare i lavori del grezzo entro settimana, ciò significa che casa ed impianti venerdì saranno finiti e in attesa dei soli rivestimenti dei pavimenti. Inutile ricordare che i lavori sono iniziati solo il 21 Ottobre scorso. E' vero che il ritmo a cui gli operai hanno lavorato è stato serrato ed intenso, ma che in nemmeno un mese la casa riusltasse completa non lo credevamo possibile. Nel frattempo in questi ultimi giorni di "idraulico" la casa ha le sembianze di un campo di battaglia. Il locale tecnico, tanto decantato per l'alto livello delle dotazioni è ormai saturo e fuga alcune soluzioni tipo dispensa e rimessaggio elettrodomestici. Ieri sono state inserite nel medesimo locale le mandate del riscandamento senza lesinare per complessità e segmentazione delle sotto-linee, così da poter organizzare e manutenere puntualmente ogni area della casa. Sabato interverrà per l'ultima volta l'impresa edile che andrà a livellare il pavimento laddove è stato creato lo scasso per l'alloggiamento dei tubi della ventilazione.


martedì 9 novembre 2010

Locale Tecnico


Continua il viaggio che porta alla dotazione tecnica e tecnologica della casa. Il locale tecnico è il gioiellino di casa, fiore all'occhiello di una casa che vuole sposare soluzioni semplici ma efficaci ed efficienti. L'idraulico procede nel riempire a "tappo" lo stanzino che racchiude il cuore degli impianti di casa. Da pochi giorni è stata installata la caldaia a condensazione (Viessmann VITODENS 200W), a lei si abbina l'impianto con due pannelli solari posizionati sul tetto, nella falda sud-est, per alimentare un accumulatore da 300 litri d'acqua. Ultimo, ma non meno importante, il principino del locale ovvero quel simpaticone dello scambiatore di calore della ventilazione meccanica controllata. Su questa macchina confluiscono le mandate ed i ritorni dei tubi di aerazione che aspirano l'aria viziata in cambio di nuova aria pompata dall'esterno: quest'ultima acquista calore e viene così riscaldata dalla stessa aria viziata prima dell'espulsione fuori casa. E' importante sottolineare come in questo ambito siano stati quanto mai preziosi i consigli sempre critici e attenti del termotecnico di fiducia, Matteo Paraluriguris Belmontis.

giovedì 4 novembre 2010

"I" come impianti idraulici


Il dodicesimo giorno di lavoro si apre con l'intervento della squadra degli idraulici e nel tardo pomeriggio già si può cogliere la qualità delle soluzioni e della posa. Le linee, gli isolanti e la raccorderia sono di alto livello, ma soprattutto la scelta delle soluzioni non punta al risparmio. Sempre tubi sono? Non proprio. In foto per esempio quanto ha colpito maggiormente nel corso del sopralluogo di ieri. La colonna di aerazione degli scarichi necessaria per i grandi complessi residenziali e spesso evitata per le unità abitative più piccole (più per l'impatto economico che per l'efficacia della soluzione). La colonna di ventilazione, caldamente suggerita dall'Ing. Montanini (tra gli amici il massimo luminare nella gestione della popò), è la soluzione ideale per evitare il ritorno degli odori negli scarichi di casa. Viene creato una "camino" che attraversa la casa dal piano terra sino a scaricare sopra il tetto, creando una colonna d'aria che espelle gli odori ostacolandone il ritorno in casa. E' una soluzione intelligente, ma che impone un ulteriore lavoro di raccordo tra la colonna di scarico acque nere e la colonna di ventilazione.
Sono comparsi inoltre i primi corpi scaldanti (radiatori a parete), il "bambinone" accumulatore dell'acqua dei pannelli solari e le prime prese per la ventilazione meccanica controllata. Nel mentre i "muratori-falegnami" procedono nel rifinire la facciata esterna preparandosi a stendere l'ultima mano d'intonaco e colore. La casa è sempre più casa.

venerdì 29 ottobre 2010

Si conclude la settimana 1



E' davvero impressionante seguire la costruzione della propria casa, in particolare per chi ha seguito ogni singola traccia dell'architettonico plasmandolo in ogni suo spigolo o nicchia. E' ancora più sorprendente seguire i lavori che procedono con tale ritmo: la squadra tedesca apre il cantiere alle 06.30 di mattina e non lo chiude prima delle 21.00, inutile dire che in questo lasso di tempo le pause sono sporadiche e giusto per azzannare un morso ad un panino.


La prima settimana si conclude con la casa "in piedi", tetto finito. All'interno sono già entrati gli elettricisti, che in 4 giorni hanno di fatto completato l'impianto elettrico. Le pareti arrivano in cantiere con le tracce dei corugati posizionate secondo lo schema approvato, gli elettricisti hanno quindi completato il quadro e cablato tutti i cavi, gli interruttori e le prese.


Nella mattinata odierna verrà chiuso il cantiere per addirittura 2 giorni (!!!), giusto un sabato ed una domenica per gli uomini sapientemente guidati dal capo cantiere Mr. Robert. Lunedì (1 Novembre) saranno già di ritorno per ricominciare una nuova settimana assieme all'idraulico.


giovedì 28 ottobre 2010

Chi deve fare, cosa e quando? (parte 1)


Il blog nasce come guida e diario di bordo ed in questo senso è giunto il momento di dare alcune indicazioni su quella che è la tempistica e la road map che segue un progetto come questo.
A progetto utlimato ed approvato segue la campionatura: tre giorni intensi, nel nostro caso trascorsi in Germania ospiti di HAAS, per scegliere finiture e soluzioni d'ogni tipo. Con la campionatura si conclude la prima macro-fase della progettazione a cui segue poi la realizzazione della casa.
  1. La campionatura genera il sommario del contratto dove vengono riepilogate tutte le scelte poi accettate dal cliente. Si arriva all'ammontare finale del contratto che verrà mantenuto invariato a meno di sostanziali varianti che dovessero seguire. Il cliente nel caso di HAAS si deve quindi preoccupare di formalizzare una fidejussione bancaria che copra l'intero valore della casa. E' la parte più delicata, perchè le banche italiane sono refrattarie al discorso fidejussione oltre a conoscere poco la materia "case di legno". In secondo luogo le cifre sono importanti a fronte di garanzie non vincolabili alla casa in costruzione, che fino a quel momento non esiste.
  2. Contestualmente HAAS provvede a redigere le tavole con la "forometria" della platea di fondazione: vengono tracciati tutti i passaggi delle utenze principali (scarichi acque, ventilazione meccanica, passaggi gas e/o luce...) in modo che l'ingegnere possa definire il progetto delle fondazioni e di conseguenza dare il via ai lavori.
  3. Una volta realizzata la platea di fondazione, HAAS completerà il sopralluogo per controllare che quanto realizzato sia nelle tolleranze di progetto, ed in caso positivo darà il via ai lavori.
  4. Seguono 8 settimana (max) durante le quali HAAS procede alla costruzione della casa, in questo periodo il cliente si limita a preparare il cantiere per l'inizio dei lavori: il cantiere, oltre ad essere in linea con la normativa di riferimento, deve essere dotato di allaccio luce cantiere (4,5 kW / 220V), acqua di cantiere e WC chimico a disposizione degli operai.
  5. All'arrivo della squadra HAAS il committente non dovrà fare nulla se non garantire un minimo supporto logistico per le eventuali emergenze. Nel mio caso è stato provvidenziale il poter trovare (in extremis) un albergo visto che la prenotazione HAAS è inspiegabilmente saltata.

Per il proseguo...beh devo aspettare!

mercoledì 27 ottobre 2010

...quel che non ti aspetti: "Deutschland über alles"


In fondo in fondo siamo ragazzi, non sappiamo nemmeno che è tradizione issare una bandiera al completamento del tetto di una casa!
Certo però che non ci saremmo aspettati che ad essere issata fosse la bandiera dei crucchi... e a questo punto mi vien qualche dubbio: alla mattina alle 06.00 sono già in cantiere, alla sera rimangono al lavoro sino a tardi, hanno issato la loro bandiera...non è che hanno colonizzato Veggiola?




domenica 24 ottobre 2010

Lg. Ex-626


Il problema della sicurezza nei cantieri è cosa nota, se operano i tedeschi gli occhi devono essere ancora più vigili. Il crucco ha innato nel suo DNA il disprezzo per le basilari regole della sicurezza. A onor del vero dobbiamo ammettere che il numero degli incidenti sui cantieri Deutsche è almeno un ordine di grandezza inferiore rispetto a casa nostra. Questo porta effettivamente a regole meno stringenti (in Germania): per intenderci non dovrebbero nemmeno mettere l'elmetto... A ciò si aggiunga pure che lavorano in maniera maniacale e al limite della precisione, tra le cose in un cantiere pulito ed ordinato come fosse una farmacia. Ciò non toglie che siamo in Italia, pertanto tutto bene fino a che non dovesse succedere nulla. E' per questo che l'Arch. Maeva Balderacchi, nostra resp. sicurezza, si sta prodigando in visite quotidiane nel tentativo di intimorire i bravi ma spericolati operai HAAS Fertigbau.

ah ma allora è una casa vera!?...

venerdì 22 ottobre 2010

Day 1 - "Piano per piano" la casa prende forma!


La cronaca del primo giorno condensa 14 ore lavorate dagli instancabili operai tedeschi in una bellissima giornata d'autunno. I piani sono stati rallentati da non poche criticità dovute all'accesso dei bilici su un terreno bagnato a dispetto del sole degli ultimi giorni. La gommatura di questi bestioni non era certo studiata per un campo di erba medica, provvidenziali gli aiuti del sig. John Deere e del sig. NewHolland che in più di un'occasione hanno tirato fuori dai guai le nostre pareti. Essenzialmente per questo motivo i lavori hanno visto lo scarico di tutto il materiale ed il completamento del solo piano terra. Nulla di preoccupante con la speranza di poter recuperare nella giornata odierna.
Tra i tantissimi messaggi di in bocca al lupo devo citare il più delirante, che ha vaga somiglianza con il messaggio di Eisenhower prima del D-Day e per la quale Vodafone fa registrare il record di messaggio SMS più lungo della storia:
Daniele, Valeria e Montatori del Corpo di Spedizione HAASFERTIGBAU: state per imbarcarvi per la GRANDE CROCIATA verso la quale hanno teso tutti i nostri sforzi per lunghi mesi. Gli occhi del mondo sono fissi su di voi. Le speranze e le preghiere di tutti i popoli che amano la ECOSOSTENIBILITA' vi accompagnano. Insieme ai vostri valorosi Montatori e ai nostri fratelli d'arme degli altri fronti erigerete la Casa, annienterete il giogo della tirannia che i lobbysti del mattone sui popoli d'europa e vi assicurerete un mondo più pulito. Il vostro compito non sarà facile. Il vostro nemico è ben addestrato, ben radicato nel territorio e ostico nell'accettare soluzioni innovative. Ma siamo nel 2010. Molte cose sono cambiate dal boom economico degli anni 50-60. La legiferazione in materia di risparmio energetico ha inflitto grandi sconfitte ai lobbysti, nei rapporti costruttore contro uomo. La nostra campagna di sensibilizzazione ha seriamente diminuito la loro capacità di costruire speculando. Il nostro sforzo ci ha dato una superiorità eclatante in risparmio dei consumi e diminuzione di immissioni di CO2 nell'atmosfera e ha messo a nostra disposizione importanti riserve di fonti energetiche. La fortuna della battaglia è cambiata! Gli uomini coscienziosi del mondo marciano insieme verso la vittoria. Ho totale fiducia nel vostro coraggio, nella vostra devozione e nella vostra competenza. Non accetteremo altro che la vittoria totale! Buona fortuna! E imploriamo la benedizione dell'Onnipotente su questa grande e nobile impresa!

mercoledì 20 ottobre 2010

in attesa dell'alba del nuovo giorno!


Siamo pronti a partire. Inizia l'ultima e più importante fase per la realizzazione del borgo dei melograni. Tutto è stato definito e programmato con precisione teutonica. Alle ore 07.00 di domani mattina la squadra tedesca si presenterà a Veggiola per dare inizio ai lavori. Nella serata odierna partirà il primo bilico, mentre la gru lascerà Belluno all'alba di domani per raggiugnere il cantiere. Ora non è ben chiaro perchè i tedesci abbiano scelto una gru di Belluno e non di Piacenza, in questo momento poco importa è sotto la loro responsabilità.

Io e Valeria siamo lieti di invitarvi ad assistere al montaggio della casa oppure a visitare il cantiere, si parte!


mercoledì 29 settembre 2010

Mi ricordo montagne verdi...


Apertura nostalgica di fine settembre. In attesa del fatidico 21 Ottobre, giorno in cui arriverà la casa dalla Germania, vengono completate le opere accessorie. Passo dopo passo tutti i pezzetti del puzzle trovano la giusta collocazione e dove c'era un "umile prato verde" oggi cresce la base della casetta. A febbraio scorso il primo intervento ad opera del geologo intento a decifrare la natura stratigrafica del nostro campo. A distanza di sette mesi la platea è pronta ad accogliere la casa; sono presenti tutti gli allacci alle principali reti (acqua, luce, fogna, gas) e soprattutto è scomparso dallo "skyline" l'orribile cavo Telecom che era sotteso dai due pali di confine. Ormai possiamo dire che tutto è compiuto, dobbiamo attendere l'impermeabilizzazione della platea con guaina bituminosa e poi tutto sarà davvero pronto in attesa della discesa dei cteutonici falegnami di "CERMANIA, IA"!!

lunedì 13 settembre 2010

Mi illumino d'immenso: fotovoltaico



Il tema del fotovoltaico oggi è sulla bocca di tutti: la "sciura Maria" così come l'amico di famiglia che non si era mai interessato di energie rinnovabili si dichiarano onniscenti della tecnologia fotovoltaica. I media in generale hanno consacrato questa applicazione come la panacea di tutti i mali, così in tanti oggi si fregiano del FV di cui conoscono poco o nulla, procacciati da pseudo-tenici installatori che hanno monetizzato impianti di dubbia qualità sull'onda euforica della irresistibile green economy.


Il mio tono è certamente polemico, ma oggi giorno si è fatto di tutto tranne che un concreto sviluppo della tecnologia fotovoltaica: troppe volte mi è capitato di parlare con "aziende" che millantano rendimenti enrgetici clamorosi, ritorni finanziari con doppia cifra percentuale, piani d'investimento di svariate centinaia di migliaia di euro, senza conoscere realmente la differenza tra la tecnologia del silicio amorfo o policristallino, addirittura mi sono imbattuto in persone che non distinguevano il nemmeno il solare termico piuttosto che di solare fotovoltaico.


Nonostante tutto, siamo (ahimè) in procinto di scegliere l'assetto finale del nostro impianto FV: ci siamo avvicinati al tema pur non credendo a pieno in questa tecnologia perchè temiamo/auspichiamo rivoluzioni copernicane nei prossimi 2-3 anni tali da stravolgere lo scenario odierno. Oggi le applicazioni FV sono sostenibili grazie al solo "Conto Energia" e pur mettendo in previsione piani di scambio sul posto e quant'altro, tutto rimane vincolato a rendimenti e decadimenti dei pannelli per i quali c'è ancora poca storia, manutenzioni dai costi ancora non chiari (specie a partire dal 7-8 anno) e garanzie sui pannelli e sugli inverter tutte da rispettare e dimostrare. Oggi la produzione dei componenti è sparsa in ogni dove, la qualità delle celle è tutta da scoprire, tantissimi installatori sono improvvisati e ne conseguono pertanto tutti i nostri dubbi. Tuttavia in virtù di una legge nazionale già ratificata dalla nostra regione, siamo nella condizione di dover installare un impianto capace di produrre almeno un KWp, pertanto siamo in procinto di definire l'impianto che andremo ad installare sul nostro tetto.

martedì 7 settembre 2010

Il ruolo dei progettisti...

Come annunciato ieri, non esitiamo a pubblicare un post molto delicato nella speranza che possa essere d'aiuto a quanti si avvicineranno alla realizzazione di una casa.
"Spesso l'architetto viene considerato come un professionista di "lusso", molto costoso, che si possono permettere in pochi e che tendenzialmente cura l'estetica della casa, i colori, le luci, gli arredi. Non è così. Un buon architetto, grazie ad una scelta oculata dei tipi di intervento da attuare, dei materiali da utilizzare e non ultimo per importanza, dei preventivi degli artigiani o delle imprese che si dovranno coinvolgere, spesso è in grado di far risparmiare denaro garantendo, in qualità di direttore dei lavori, la migliore qualità. Infatti l'architetto è in grado di seguire l'intervento dalle sue prime fasi (progettazione, permessi comunali, ecc.), fino alla sua conclusione....

lunedì 6 settembre 2010

La fase di "scarico"...

Con un pizzico di ironia si procede nel percorso di avvicinamento che porterà alla realizzazione della casa per quanto strettamente legato al legno. Passata l'ispezione di HAAS a fine agosto, ci accingiamo a rifinire ciò che accoglierà tra poco più di due settimane la casa. Ironia richiesta dal momento davvero difficile che stiamo attraversando dopo la cocente delusione nata dall'interruzione del rapporto con l'architetto incaricato. Ora più che mai sono convinto che sarà necessario approfondire il tema dei professionisti in un prossimo post, è una scelta più che mai difficile specie per chi si affida a colui che conosce e vive nel mondo delle costruzioni. Ora torniamo all'avanzamento lavori che vedono la platea completata e da pochi giorni anche la posa delle vache IMHOFF e DEGRASSATORI. Ricevuto il computo degli abitanti equivalenti, è stata dimensionata la vasca di scarico delle acque nere, per quelle saponate invece sono stati posizionati due degrassatori, il primo dedicato alla cucina ed alla lavastoviglie, il secondo per le acque dei bagni e lavatrice. Abbiamo optato per la soluzione polietilene, più economica in particolar modo in considerazione della posa molto più agevole. Ora siamo in attesa di collettare le linee sino alla fogna, dopo di che potremo semplicemente attendere la fine di ottobre.

Alla prossima, ciauzz!

venerdì 13 agosto 2010

Un lavoro FONDAMENTAle: la platea!


E' passato poco più di un mese dalla chiusura della campionatura in Germania e ci siamo resi conto di come fosse pura illusione il credere di aver ormai completato l'opera. La platea è un passaggio davvero critico, che non presenta eccessive difficoltà tecniche ma che richiede la massima attenzione affinché si possa essere in linea con i dettami teutonici di HAAS.


A seguito di questo passaggio abbiamo una serie di indicazioni e commenti che vorremmo condividere con coloro che utilizzeranno questo diario per coadiuvare i loro lavori, ma rimandiamo il tutto al prossimo post, oggi parleremo delle scelte tecniche e della tempistica dei lavori.
Data inizio lavori: 26 Luglio 2010
Data completamento PLATEA: 07 Agosto 2010

26-27 Luglio: il lunedì 26 è la data di inizio lavori ufficiale, nonchè quella depositata in comune. Di buon mattino Sinisa ed i suoi uomini hanno recintato il cantiere, picchettato l'area interessata dello scavo ed hanno dato il via allo sbancamento del terreno che ci ha portato a scendere per una media di 80cm. Parliamo di media perchè il terreno è in leggera pendenza; inizialmente si parlava di una quota a -50cm, tuttavia il geologo, comunque in accordo con l'ingegnere ed il sottoscritto, ha preferito consolidare al meglio le fondamenta nel terreno raggiungendo appunto la quota di -80cm.

28 Luglio: completato lo scavo, in accordo con gli esecutivi, è stato posizionato sul fondo dello scavo uno strato di tessuto non tessuto (TNT) una membrana filtro vapore che funge da ulteriore stacco dalla nuda terra sino allo strato anticapillare. Sopra al TNT infatti sono stati posizionati 30cm di inerti puliti e di granulometria medio-grande (poi compattati) al fine di ostacolare la risalita per capillarità dell'acqua.



29 Luglio:
il primo getto di calcestruzzo. 10cm posizionati sopra lo strato anticapillare e poi tirati sino a raggiungere la superficie piana. Questo strato, detto magrone, è un CLS con capacità ridotte ha infatti un RCK 15: per i più profani basti capire che è uno strato che non darà poi la portanza vera e propria delle findamenta, ma permette di dare inizio al posizionamento della struttura portante su uno strato con prestazione superiore rispetto alla terra.


30 Luglio: il CLS è ormai calpestabile vengono posizionati i casseri per l'inizio dei lavori della platea

2 Agosto: vengono posizionati i ferri per armare la platea. La nuova legge antisismica imponte più ferro che calcestruzzo a giudicare dai 3500kg necessari per l'opera, ma per la sicurezza il portafoglio passa i secondo piano. La platea sarà alta 30cm, entro i quali viene inserita una gabbia con ferri diametro 12mm che formano un reticolato a maglia quadra di 30cm. La gabbia è poi arricchita da staffoni alti 50cm circa che daranno luogo ai "ferri di richiamo" per i muretti che nasceranno sopra la platea.



3 Agosto: appena prima del getto vengono inserite le linee degli scarichi. In accordo con la forometria di HAAS vengono seguite tutte le posizioni di scarico WC, doccia, lavandini rispettando le rigide tolleranze tedesche.




A fine gornata più di 50mc di calcestruzzo RCK 30 sono stati annegati nella platea di fondazione. Questo strato è il più importante dal punto di vista strutturale: attraverso di lui (ed i muretti soprastanti) verrà scaricato a terra il peso della casa.



4Agosto: di buon mattino viene scasserata la platea, vengono liberate le linee degli scarichi che si erano sporcate di un velo di CLS e poi viene armata la nuova casseratura per i muretti. Entro i muretti vengono posizionate le linee elettriche o eventuali altri passaggi di cavi oltre che ai condotti del vespaio ad igloo che giacerà entro i muretti. In serata sempre con un CLS RCK30 vengono gettati i muretti, i cui livelli vengono misurati con una livella a gas di precisione. Infatti sui perimetri esterni della casa i tedeschi misureranno le tolleranze così che tutto rientri nelle specifiche tecniche della casa (+/- 5mm sul lato lungo e +/-8mm sulla diagonale)



5 Agosto:
la mattina vengono liberati i muretti. Già si intravede l'impronta del piano terra anche se inganna lo spessore dei muretti portanti: questi infatti hanno uno spessore di 40 cm a differenza dei 14cm delle pareti interne. Per questo ciascuna stanza appare più piccola. Vengono posizionati gli igloo, così che venga creato un vespaio sopra la platea e sotto la casa ovviamente, che garantisca isolamento dal terreno ed aerazione. I muretti alti (fuori tutto) 32cm, accolgono igloo alti 27cm sopra i quali viene poi posizionata una rete metallica (6mm, maglia 20cm) e poi l'ultimo strato di CLS. Bisogna considerare che questa soletta dovrà accogliere i passaggi della ventilazione forzata, queste linee alte 10cm alzerebbero troppo il massetto del pavimento, pertanto devono essere alloggiate nella platea: per questo in prossimità dei passaggi di questi tubi, vengono posizionati igloo da 20cm che permettono così di rimanere poi a -10cm circa rispetto alla quota finale della platea.


venerdì 2 luglio 2010

…e fu sera e fu mattina: CAMPIONATURA!


“beh mà ‘ghera bisogn d’andè fin lamò?”

(tipica espressione di dissenso in dialetto piacentino dopo il nostro annuncio dell’imminente trasferta in Germania)


E’ stato difficile spiegare a parenti e amici perché dovessimo andare così lontano per completare la scelta delle finiture, ma soprattutto non è stato chiaro a tutti quanti sforzi abbia comportato questo passaggio. Chi costruisce casa solitamente si rivolge a fornitori ed esposizioni locali; per chi compra una casa a disegno è lo stesso costruttore ad indicare presso quali centri rivolgersi per il capitolato, senza parlare poi di chi compra una casa già finita ove chiaramente le scelte sono già state completate.

Una casa in legno non differisce di fatto da questi dictat sebbene la dislocazione del costruttore (nella stragrande maggioranza dei casi all’estero) vincola ad un’esposizione oltre confine. Le formule prevedono la casa finita chiavi in mano (dove bisognerà scegliere tutti i dettagli sino al porta sapone del bagno), oppure la formula del grezzo avanzato, dove una casa finita esternamente e per tutto ciò che attiene agli impianti dovrà essere poi rifinita secondo il proprio gusto ed i materiali scelti personalmente. Il nostro caso tendeva ad una casa “chiavi in mano” anche se alcune voci alla fine sono state scorporate (ad esempio la finitura dei bagni).

La campionatura per una casa di legno di fatto è l’incontro tra il committente ed un tecnico della società che costruisce durante il quale vengono presi in rassegna tutti i punti di progetto sino alla scelta dei materiali per le finiture: partendo dalle mappe si definisce l’architettonico (il disegno e la dislocazione delle stanze con le opportune dimensioni per intenderci) arrivando allo schema delle aperture, la posizione degli impianti (elettrico/idraulico…) e della dotazione tecnica della casa; a seconda del grado di finitura poi, attraverso l'esposizione si scelgono i materiali che si desidera siano installati.
Diario di un’esperienza intensa: la campionatura HAAS FERTIGBAU!


La campionatura nasce di fatto con la presentazione ufficiale del progetto al costruttore: solo dopo aver ricevuto l’approvazione formale da parte del comune, avevamo sufficienti garanzie per poter approcciare al progetto senza l’incognita che poi qualcosa dovesse essere stravolto. Nei primi giorni di maggio, l’agente ha completato il preventivo sulla base del progetto approvato, una volta accettato da noi abbiamo chiesto l’approvazione tecnica da parte di Haas che ha così fissato per noi una serie di date utili per la campionatura.
28-29-30 Giugno 2010, la campionatura a Falkenberg (Germany)

Domenica 27, nella calura del sole leone, abbiamo preso la via che porta al Brennero, con noi anche Paolo, il nostro Architetto per altro ben inserito nella realtà di HAAS. Formalmente Paolo è anche nostro agente, ma nella realtà lo abbiamo sempre considerato unicamente come nostro progettista nella duplice veste di assistente psicologico oltre che esperto con voce tecnica per le scelte più delicate. Il viaggio in Germania è stato sicuramente un’ulteriore esperienza che ha arricchito la storia della nostra casa. Transitiamo per Rosenheim ed iniziamo a contare gli ultimi chilometri all’arrivo, distratti solo dal suono di qualche vuvuzela di una Germania festosa per aver steso l’Inghilterra negli ottavi di finale mondiali (la targa della nostra macchina italiana non ha aiutato, ndr). Arrivo in serata a Eggenfelden dove Haas per noi aveva prenotato la camera presso un alberghetto in stile teutonico.

Lunedì 28, la temperatura è più che gradevole, i 18° gradi del mattino ci spingono volentieri presso la sede di HAAS: ore 08.00 si inizia, siamo al tavolo. Ore 08.05 Marco Gunter Daxeder, tecnico esperto di HAAS, aveva già interpretato alcuni segnali di apprezzamento per una gradazione di giallo come scelta definitiva per il colore della casa, dei serramenti e delle tegole. Ero pronto per dargli una testata in pieno volto, il fatto però che fosse più alto di me di almeno 20 cm mi portò a ripensarci: a posteriori si è rivelata una scelta corretta, in realtà Gunter ci ha sempre lasciato tutto il tempo per decidere, ripensarci, stravolgere e cambiare ancora. Questo esperto di campionature aveva ben chiari in testa tutti i passaggi che avremmo dovuto affrontare, accelerava dove sapeva che poteva farlo sapendo già quali sarebbero stati i veri scogli e comunque rimanendo sempre pronto a modificare qualcosa già consolidato.
Il primo giorno ci porta a chiudere il discorso mappe e prospetti con le ultime modifiche apportate ad una nicchia doccia, una parete della camera principale e poco altro... dopodiché ci siamo lanciati nelle scelte per il colore della casa, le tegole, il colore dei travi del portico, serramenti, zanzariere, scuri, porte, maniglie, pavimenti, posizione dei sanitari e definizione degli impianti idraulici…

Martedì 29, Gunter apre i lavori chiedendo se ci fosse stato qualcosa da cambiare, sapendo che la notte del primo giorno porta scompiglio anche per quelle cose date per certe il giorno prima. Si sistema quanto si vuole rivedere per poi passare all’impianto elettrico: un vero osso duro, che costringe ad avere già chiaro in testa l’arredamento della casa. Una presa di corrente posizionata dietro un mobile non è mai funzionale e una presa Tv dietro il frigorifero ancor meno. Seguono poi nuovi ripensamenti su pavimenti, zanzariere e la scala. La scala quale elemento di arredo che ci ha tradito nel momento in cui si è presentata con colori diversi a seconda della luce che la colpiva. Nel tardo pomeriggio, a traguardo ormai vicino, ci siamo potuti permettere una visita alla realtà produttiva di HAAS/Falkenberg: uno stabilimento industriale dove la mano dei 400 falegnami conta più delle macchine. Con piacere abbiamo visto che quelle pareti dette “pre-fabbricate” in realtà venivano sapientemente modellate e composte da mani umane. Il concetto di pre-fabbricato” dopo questa visita è più che mai fuori luogo: è il falegname l’artefice della parete, del serramento e della posa di cappotto e finiture. Bellissima l’area produttiva delle travi in legno lamellare dove il profumo di resina ha sempre prevalso sul rumore delle macchine e gli additivi necessari per queste lavorazioni.

Mercoledì 30, l’ultimo giorno. Gunter è tradito da un’espressione più distesa. Ha capito di aver trovato persone preparate, con le idee chiare e anche fortunate nel trovarsi di fatto sempre concordi nelle scelte. Sono pochi i ritocchi con quanto definito nei giorni precedenti, si arriva così al fatidico conto della serva, dove partendo dal valore del preventivo viene annotato quanto aggiunto al contratto e quanto viene tolto perché scorporato. Chiusi e definiti tutti i punti, per i clienti italiani si profilano 2-3 settimane d'attesa affinché i commenti apportati sui disegni vengano tradotti dal tedesco all’italiano: queste tavole rimangono il primo riferimento contrattuale ed in questo senso è opportuno tradurle anche in italiano. Tuttavia, visto il grado delle modifiche apportate, visto anche il metodo di lavoro di Gunter così scientifico e rigoroso, abbiamo preferito firmare senza attendere la traduzione di quei pochi commenti (comunque comprensibili per la loro natura). Questo passaggio di fatto ci permetterà di accelerare la lavorazione della statica della casa permettendoci (speriamo) di poter presentare gli ultimi documenti in comune prima dell’italica pausa di Agosto.

La campionatura non poteva che avere un post così ricco e dettagliato. Speriamo possa essere uno spunto per quanti si avvicineranno a questo passaggio. Deve essere chiaro che i tre giorni tedeschi sono duri ed intensi, ma sono solo l'ultimo passaggio di un lavoro che dura settimane per definire a priori arredo, impianti etc... le decisioni sono tante, le variabili molteplici: in discussione c’è la funzionalità della scelta, l’estetica, la qualità e il valore economico della spesa. In ogni momento abbiamo potuto valutare se omettere dal contratto alcune forniture o se aggiungerne altre: in tutto ciò Gunter è una macchina da guerra, che annota tutti i “più” e tutti i “meno”; Gunter deve definire la tua casa, non deve venderti nulla ma solo seguire le tue indicazioni. Questo atteggiamento così freddo e apparentemente irriverente nel momento in cui ti imputa i due euro di differenza di una presa Shuko ( a fronte degli Xmila del contratto) alla fine dei tre giorni si rivela una sorgente di serenità e trasparenza che ti permette di lasciare Falkenberg con tranquillità.