lunedì 7 settembre 2015

17-18 Ottobre 2015, corso per l'autocostruzione di un forno in terra cruda


Scuola di natura e biodiversità per costruire il ben-essere della persona.

Con questo post desidero accendere la lampadina. 

Daniele


 Il seme di una sequoia cresce per due anni nella pigna. Poi la pigna può attendere anche vent'anni prima di rilasciarlo alla terra per permettergli di germinare... e allora succede così che terminato un incendio, nell'apparenza portatore di sola distruzione, la pigna rilascia i suoi semi, poi loro danzando tra forme diverse e magnificamente uniche esprimono vita!

Il borgodeimelograni prende vita, con lui un percorso che punta al ben-essere: questo sito ospiterà una scuola, uno spazio dove i pensieri prendano molteplici forme inseguendo la vita che insegue bisogni autentici ed essenziali. 

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lunedì 5 marzo 2012

COMPOSTAGGIO, vivere ecologico

E' bello poter parlare di casa ecologica soprattutto se poi il nostro stile di vita si allinea ad un concreto spirito ecologico. E' difficile stabilire i valori imprescindibili dell'essere ECO, anzi semmai è facile scadere in banali diatribe su chi tra di noi sia più o meno virtuoso sul tema, tuttavia ci sono alcune pratiche quasi a costo zero ma con un beneficio sulla natura e sul nostro quotidiano più che tangibile che meritano di essere considerate essenziali.


Il COMPOSTAGGIO punta a capitalizzare tutta una parte di rifiuti della vita quotidiana e delle aree verdi. Essere dotati di compostiera permette di unire i rifiuti umidi della nostra cucina agli scarti degli sfalci dei prati piuttosto che le foglie delle piante: adottare la tecnica del compostaggio permette così di generare dell'ottimo humus frutto dei nostri rifiuti, evitando così di gravare sulla tradizionale raccolta rifiuti e ottenento un prezioso risultato utilizzabile per l'orto ed i fiori.




Alcuni comuni virtuosi, specie quelli di provincia, stringono delle convenzioni e dotano le famiglie di compostiera (per chi abbia certamente un'area esterna ove porla) e scontano poi il 20-30% sulla tassa rifiuti della stessa. L'impatto come dicevo è importante, la pratica è a costo zero, basta essere attenti a riporre i rifiuti della cucina in un secchiello separato, poi farà tutto la compostiera che alternando strati umidi a strati più secchi e metabolizzerà gli scarti creando l'humus.


Il Borgo dei Melograni e delle gocce d'oro ha da poco messo in produzione la compostiera: posizionato il "raccoglitore" è stata adagiata sul fondo una griglia a protezione degli animali (talpe, topolini..) sopra di essa sono stati posizionati rami e foglie secche che creino un cuscino ventilato su cui inizieremo a posizionare gli umidi della cucina. Saper alternare strati umidi e secchi permetterà di prevenire sgradevoli odori, la posizione è comunque ad una ventina di metri dalla casa e dai vicini così evitare disagi anche nelle giornate più calde.

L'orto ed i fiori ringrazieranno già tra pochi mesi con la produzione del primo compost giovane.

venerdì 2 marzo 2012

Il bello di una casa ecosostenibile a inizio marzo!



Marzo pazzerello... forse è presto per dare giudizi sul mese che si apre, certo è che in due settimane l'escursione termica è stata di quasi 40° ! La neve è ormai sciolta e la minima notturna è prossima allo zero (più sopra che sotto): l'estate è ancora lontana, ma le giornate sono di pieno sole ed ecco gli effetti che si possono riscontrare in una casa eco sostenibile:




  • Il fotovoltaico si sveglia dal suo torpore e già inizia a produrre come fosse a pieno regime. L'impianto (1.9kWp) riesce a produrre puntualmente anche 1200 W il che porta a 6-7 kwh in un giorno.


  • La caldaia è sempre spenta: in realtà grazie alla stufa a legna ( in refrattario e maiolica) la caldaia non è mai servita per il riscaldamento se non dell'acqua sanitaria. Da circa 10 giorni tuttavia il sole è in grado di scaldare i 300 litri d'acqua sino ad una temperatura di circa 45-50° più che sufficienti per 2-3 persone per docce e acqua sanitaria di bagno e cucina senza l'ausilio della caldaia.


  • La stufa stessa non è mai più stata accesa: infatti le ampie vetrate a sud, studiate assieme al portico che filtra i raggi estivi ma non quelli dell'inverno e primavera, garantiscono un notevole apporto di calore che porta la temperatura interna media di 22° gradi.

domenica 12 febbraio 2012

Avere un buon tetto sopra la testa...






Dopo l'ultimo post in cui parlavo dell'inverno mite, sono stato smentito da un febbraio con nevicate eccezionali! Proprio la neve ha dato spunto al mio post odierno per quella che a tratti è anche una "psicosi da isolamento termico"! Scherzo (spero) ma proprio oggi il mio sguardo si è soffermato sui tetti, a volte sgombri dalla neve, a volte ricchi e stracolmi di una spessa coltre bianca che quasi a piegava i pluviali con il suo peso...




Tolti i cascinali e tutte le case disabitate (tante devo dire) e fatte le dovute valutazioni sui tetti maggiormente esposti al sole, ecco che possiamo parlare di chiari esempi tangibili degli effetti di un buon isolamento termico. Pur spannometricamente parlando non scopriamo certo in questo blog che il calore tende a salire verso l'alto: ora enza voler disquisire sulle tecniche di costruzione dei tetti mi piacerebbe soffermarmi sul fatto che molti dei nostri soldini spesi in riscaldamento rischiano di essere vanificati dalla dispersione termica nel tetto.



Il tetto non è l'unico elemento di criticità ma ha un impatto notevole sulla resa energetica della casa: molto spesso sentiamo parlare della ricerca di soluzioni "parete" molto performanti poi tralasciando gli aspetti legati al tetto, perchè in fondo "un tetto vale l'altro". Anzi è forse paradossale, ma una casa dotata di pareti ben isolate, se non accompagnata da un equivalente buon tetto isolato, potrebbe (sensibilimente) disperdere maggiormente a causa dell'effetto "camino". Oggi esistono diverse soluzioni per i tetti sul nuovo o ristrutturazione che sia: possiamo scegliere diverse coperture, dal coppo, al laterizio piuttosto che lamiere e chi più ne ha più ne metta... le coperture poi sposeranno le coibentazioni ed anche in questo ambito le soluzioni sono molteplici: di certo la valutazione finale non potrà prescindere dal "sistema" casa nel suo complesso, che come detto dovrà essere il più omogeno possibile.


I più audaci potranno dare un occhio al loro tetto...













venerdì 27 gennaio 2012

Follow-up: stufa


Contenti contenti contenti. La soluzione adottata ci riempie di orgoglio per economicità ma soprattutto per la qualità del calore sprigionato dal refrattario. Uno sguardo fuori casa, dove il freddo dell'inverno (anche se pur mite) congela tutto quanto in un costante -4° C notturno e 1°C di giorno. All'interno della casa invece regnano costanti 21°C...se vogliamo fin troppo... Quello che sorprende è un calore omogeneo, un sole che riscalda tutta la casa senza creare scompensi. E' da provare, difficilmente lo si riesce a spiegare: in ogni angolo della casa in entrambi i piani la temperatura è la medesima ma soprattutto la sensazione è di puro benessere e piacere. Sedersi sul divano, a poche decine di centimetri dalla stufa, è gradevole; non si prova il classico "effetto camino" bollente in faccia ghiacciato sulla schiena, proprio in quella posizione si capisce come il calore si propaghi per irraggiamento e non per convenzione...

Economicità: tolta la spesa iniziale della stufa (20-30% superiore rispetto ad un buon camino) il mantenimento della stufa è irrisorio. Due cariche giorno, una la mattina ed una la sera, con 6-7 kg di legna ciascuna. Si accende la legna, una volta che le fiamme calano si "chiude ermeticamente" la portella per preservare le braci all'interno e per caricare così il refrattario del calore.

La proiezione ci porta ad un consumo annuo di circa 25 quintali di legna, circa 300 euro che si uniscono ai 100 metri cubi annui di gas...una sciocchezza! Ricordo che la casa è di 150 metri quadri, isolata e su due livelli!

martedì 17 gennaio 2012

Bene e...bentornati!


Una tirata d’orecchie sarebbe d’obbligo, chiedo venia se per troppi mesi mi sono fermato nel contemplare quanto già scritto nelle pagine precedenti ma soprattutto se ho voluto semplicemente assaporare quanto realizzato! Ammetto che l’assenza di una connessione internet a Veggiola è croce e delizia dei miei giorni, tuttavia non un buon alibi per non condividere alcuni pensieri legati al nostro, vostro, borgo dei melograni. A luglio siamo entrati ufficialmente nella nuova casa, non è stato facile capire che quanto disegnato, modellato, plasmato secondo i nostri più virtuosi piani fosse lì ad aspettarci. Ebbene dopo un trasloco lampo, solo nei tempi ma non nelle fatiche (mentali e fisiche) abbiamo preso possesso dei nostri muri di legno. Da allora si susseguono giornate di duro lavoro per i mille lavoretti che attendono ogni casa (specie una casa così grande ed indipendente) e giornate spensierate nella maestosa Veggiola…

D’accordo non posso tergiversare oltremodo, probabilmente a chi legge interessano più i dati strettamente legati al “funziona o no sta casa?”. Questa è la domanda che sento più frequentemente, quasi come se la casa fosse un frullatore… Ebbene sì, funziona… Siamo molto contenti ed orgogliosi nel poter confermare che gli studi hanno portato ad un risultato eccellente. Inizierei dai…consumi.

Questa mattina ho lasciato casa e la temperatura esterna era di -8° centigradi. Da qualche giorno il freddo è diventato più pungente, sebbene l’inverno quest’anno sia stato abbastanza mite. La caldaia comunque non è mai stata accesa per il puro riscaldamento. Si accende occasionalmente nelle giornate meno soleggiate per integrare e mantenere l’accumulatore d’acqua calda e i suoi 45 ° circa per l’acqua sanitaria. Se vogliamo qualche numero possiamo dire che da luglio 2011 ad oggi abbiamo consumato circa 50 metri cubi di gas (grosso modo 30 euro), davvero poca roba. Di contro abbiamo acceso la stufa, qualcuno forse si ricorderà le peculiarità della stufa cosiddetta tirolese, o bergamasca o in maiolica, insomma una stufa davvero performante che ha riscaldato in modo molto omogeneo casa con soli 10-15 q.li di legna (ad oggi).

Fotovoltaico. La produzione è stata buona nonostante alcuni problemi di set-up occorsi ad inizio messa in funzione: marzo ed aprile 2011 infatti hanno reso il 35% in meno rispetto alle proiezioni teoriche, questo a causa di una stringa messa fuori uso da alcuni fusibili saltati. Nonostante questa perdita l’anno è stato positivo ed ha portato tutti i mesi successivi ad un più 20% circa, determinando un più 5% finale del dicembre scorso sul teorico dell’anno. Devo dire che al di là di ogni previsione il GSE ha provveduto a sanare le fatture sino all’ottobre scorso accreditandoci circa 700€ a fronte dei quasi 2000kW prodotti. Non c’è male.

La ventilazione meccanica della casa è un punto di forza che da subito ha dato segnali importanti. L’aria è salubre, non abbiamo problemi di cattivi odori e di umidità, men che meno di muffe. Se proprio dobbiamo dire che stufa e ventilazione nel periodo invernale hanno determinato semmai un radicale azzeramento dell’umidità, costringendoci a disseminare alcuni diffusori con delle vaschette d’acqua. Le essenze sono vane, è stata una “triste” scoperta, infatti come in pochi istanti vengono espulsi dalla casa i cattivi odori, altrettanto avviene per i “buoni” odori, rendendo così inutile ogni tentativo di profumare gli ambienti. Poco male.

I prossimi aggiornamenti non si faranno attendere, per ora non mi rimane che invitarvi a visitare casa…

Alla prossima,

Daniele

sabato 25 giugno 2011

Annuntio vobis gaudium magnum: CUCINA!


Le settimane si inseguono e si rincorrono, ed il blog è rimasto in silenzio per troppo tempo. Ce ne scusiamo, ma è giunto il momento di tanti piccoli lavori per i quali si perde una marea di tempo. Con molta soddisfazione però oggi pubblichiamo la foto della nostra cucina ormai completata. Gli ultmi week-end hanno visto le prime prove di carico con orde di amici Sappadini, gli ultimi giorni invece ci hanno regalato il cartongesso e l'illuminazione!
Abemus cucina!

martedì 17 maggio 2011

Voga e va....


Il tempo scorre inesorabile e così il blog ha perso alcuni degli ultimi passaggi più significativi. Dopo settimane, forse mesi, di lunga ed estenuante attesa posso annunciare con gioia che abbiamo il GAS metano! La casa è stata finalmente allacciata ed in occasione della grigliata inaugurativa Valèria ha potuto preparare il primo caffè Veggiolese.

Da alcuni giorni riceviamo la posta anche se non abbiamo ancora un civico: tra le lettere anche un richiamo ufficiale di Poste italiane che in stile italico ci dice che fino a che non avremo una cassetta delle lettere i ritardi nelle consegne saranno indipendenti dalla loro volontà!

"...vabbè, tieni la cassetta e adesso vediamo se mi arriva tutto puntuale!"



sabato 30 aprile 2011

...l'ultima posa "con Letizia"


I post più recenti vedono l'abuso della formula "ultimi lavori"... le finiture che si susseguono ci ingannano una dopo l'altra e fanno credere d'essere l'ultima fatica; non si considera però che di lì a pochi giorni si aprirà il sipario per qualche nuovo lavoretto...
Questa volta "gli ultimi lavori" riguardano la posa dei rivestimenti esterni di porticato ed ingresso. Sono passati mesi dal giorno in cui abbiamo ordinato questi materiali e per questo è stato davvero piacevole riscoprirli il giorno della posa. I colori ci piacciono, la posa "dritta" anche. I gradini ci hanno dato particolare "Letizia" con un piccolo inserto che ha una storia di alcuni anni: ed ecco che diamo lustro a quello che forse è stato il primissimo regalo di questa casa. Un grazie alla Zia Letizia che lungimirante ed in tempi in cui non si parlava di case di legno decise di regalarci questo rosone made in Sassuolo.

Un sincero grazie ed una piccola dedica nel nostro blog!

giovedì 28 aprile 2011

H2O



Il borgo dei melograni prende sempre più forma. Il progetto si completa di una parte importante che segna l'indipendenza idrica della nostra casa di legno. BMG ha l'ambizione di essere una costruzione autonoma ed indipendente per i suoi fabbisogni quotidiani. Il sole ci da energia elettrica, le falde garantiscono l'approvvigionamento idrico e parte delle stessa acqua viene riscaldata sempre attraverso il sole.
E' stato emozionante lavorare per ricercare l'acqua: la conoscenza del settore, le tecniche di perforazione amiche si sono unite alla scaramanzia dei "pozzaroli" che ci ha permesso di scendere a 53 metri per trovare le falde più pure.

domenica 17 aprile 2011

"...mancano solo le aree esterne!"


L'ultimo mese è letteralmente volato, complici le scadenze sempre più incalzanti, documenti e pratiche in generale oltre agli ultimi lavori all'esterno: proprio questi hanno contribuito sostanzialmente ad un susseguirsi di tante piccole/ grandi scelte. E così la crescente attesa degli amici che volevano vedere la casa abitata a giorni, si è sempre contrapposta alla ripetuta frase "eh si la casa è finita ma mancano le aree esterne"; la casa infatti è abitabile (gas escluso) ma l'esterno non ha mai permesso un facile accesso alla casa ed ha così portato tantissimo lavoro, se vogliamo anche sottovalutato. Sono stati raccordati tutti i pozzetti (luce, acqua, gas) ne sono stati aggiunti e raccordati altri sparsi per tutto il terreno, è stato preparato il sottofondo per la strada di accesso oltre che per i sentierini, i gradini, ma soprattutto è stata riportata attorno alla casa terra e ghiaia con continui viaggi dall sommità del nostro terreno sino alla casa. Ieri, sabato 16, giorno in cui i nostri amici Lorenzo e Laura hanno salutato l'arrivo di Leonardo, possiamo ritenere d'aver concluso il lavoro delle aree esterne...ora manca davvero poco alla....prima grigliata a cui tutti i lettori saranno invitati!

giovedì 7 aprile 2011

"Alzati e ... posa le piastrelle"


Così sono iniziate le opere esterne. Il porticato è stato rialzato con una miscela di argilla soffiata e cemento al di sopra della quale è stato posato il massetto cementizio sul quale poseremo le piastrelle da esterno. Abbiamo già preparato l'alloggiamento dei faretti che illumineranno il porticato facendoli confluire in un pozzetto che sarà collegato al quadro del locale tecnico. Nelle giornata di oggi invece verranno completati i gradini d'entrata alla casa, i pozzetti esterni per la raccolta delle acque e via dicendo...

lunedì 4 aprile 2011

...prove di carico!


Definito il piano di lavoro per gli esterni, il week-end ha visto l'importantissima prova di carico della scala e della balaustra di protezione del soppalco. Ancora una volta dobbiamo dare ragione ai tedeschi che si sono sempre opposti alla nostra richiesta di voler chiudere le protezioni del soppalco con delle assi orizzontali. La prova con Davidino ha avuto esito positivo, il noto climber non è riuscito a catapultarsi al piano inferiore per la gioia di sua madre!
A parte gli scherzi la giornata di ieri ha visto decisioni importanti, non strettamente legate alla casa di legno, ma orientate a definire elementi essenziali quali ad esempio la pavimentazione esterna oppure i cordoli di perimetro della casa senza che l'estetica potesse compromettere le soluzioni della casa. Il cappotto infatti richiede di essere protetto da risalite capillari dell'acqua, il porticato e il massetto d'appoggio per le pavimentazioni non devono compromettere i pilastri di legno e così via. Ci sono ancora tanti piccoli grandi lavoretti, ma vedere correre su e giù per la casa Davide e Luca ci fa capire che il risultato non è così lontano!

giovedì 31 marzo 2011

Ultimo atto, aree esterne!



Ultimo atto o quasi, si perchè sabato assiema alla bella stagione, entrerà nuovamente in azione l'allegro ruspino. Colui che lo scorso agosto scavava a suon di bennate per le fondamenta, da sabato sarà impegnato a sistemare la terra così da creare sentieri d'accesso che non richiedano dei percorsi di guerra prima di entrare in casa. Sarà sistemato il porticato che verrà rialzato prima della posa dei rivestimenti e saranno posizionati i pozzetti per la distribuzione della corrente nel terreno. Verranno ricoperti gli scarichi e verrà inghiaiato l'arrivo delle auto. Insomma il lavoro non manca e certamente non finirà in questa fase, certo però potremo finalmente abbandonare i tre mitici gradini di legno, sapientemente costruiti da Robert Pabst, che ormai hanno fatto il loro tempo.

Un saluto a Margherita che purtroppo non riesce a commentare i nostri post, ma che assiduamente si dedica alla lettura dei nostri sproloqui... Siamo molto onorati di avere frequentatori fissi nel blog e speriamo davvero di poter essere d'aiuto con la nostra piccola ma intensa e sudata esperienza!


lunedì 21 marzo 2011

l'A B C di una casa...


Oggi giochiamo con le parole, anzi con le lettere... "A B C" come Arredamento Ben Congegnato!

Merita uno spazio l'arredo della casa, sebbene non strettamente legato alla costruzione di una casa di legno. Da pochi giorni è entrata in casa la cucina, frutto di un progetto che ha visto le prime bozze circa un anno fa. Ed ecco che allora questo post in realtà si lega alla tipologia di costruzione della casa. Come ampiamente discusso, il concetto di casa "pre-fabbricata" impone alcuni vincoli, tra questi la necessità di definire particolari quali scarichi dell'acqua o prese elettriche: per una casa ed ancor più per una cucina questi elementi rappresentano veri e propri vincoli che meritano di essere definiti sulla base delle soluzioni d'arredo. E' per questo che ad aprile scorso ci siamo recati presso ARREDORAMA, a Chiavenna Landi di Piacenza per disegnare la cucina di una casa che ancora non c'era. Ci siamo presentati in punta di piedi, su segnalazione di amici e subito siamo stati avvolti in uno spazio di idee stimolante dove veri professionisti si sono dimostrati pronti ad investire tempo su di noi. Non sono mancate le soluzioni, i disegni, i consigli per cambiare addirittura alcune pareti interne (..del resto...non c'era nemmeno la casa!)... Stefano, che ha interpretato le nostre poche idee e ben confuse non si è lasciato intimorire dalle insidie di una vendita che ha richiesto tante ore sui disegni e che si è protratta per mesi. Il risultato ci ha sorpreso perchè quanto oggi abbiamo di fronte è esattamente quanto avremmo chiesto alla nostra cucina. A B C allora lo potremmo leggere come arredatore bravo e competente, ma senza cadere nel retorico e banale, chiudo sottolineando come questo passaggio, ricco di insidie, possa essere affrontato con l'aiuto di validi partner che in modo sapiente possano cogliere le opportunità di un arredo studiato con piglio strategico sulla carta!

martedì 15 marzo 2011

Oggi sono "stufa"...





Siamo stati decisi e determinati in quasi tutte le scelte che hanno coinvolto la nostra casa di legno, alcuni passaggi tuttavia si sono rivelati scogli amletici, la mettiamo o non la mettiamo (VMC), la costruiamo o non costruiamo (stufa) e così via... Alcuni elementi hanno caratterizzato scelte importanti perchè da una parte c'era la scommessa sulla resa dell'investimento ma dall'altra i conti sono sempre stati tiranni con costi davvero importanti.

Alla fine la stufa in maiolica, o stube come piace chiamarla ai più, sta nascendo giorno dopo giorno. E' innegabile e tangibile il contributo di "Wilma", saggia di famiglia che più di tutti ha spinto per questa soluzione: il concetto di stufa in refrattario e maiolica non è certo nuovo (anzi!) tuttavia il calore emanato è qualcosa di rivoluzionario per le nostre case. Infatti il calore si propaga per lo più per irraggiamento e non convezione come per i tradizionali camini e stufe, abbinando inoltre una resa eccezionale. I camini sono tornati molto in voga negli ultimi anni, anche per il costo della legna non esorbitante (almeno nelle nostre zone), per quanto però tutti i sistemi siano stati arricchiti di vetri, ventilazioni per meglio distribuire il calore e via dicendo, le attuali soluzioni rimangono un ottima strada per "bruciare legna" ma non per generare calore. La quasi totalità del calore che viene emesso dalla combustione del legno, nei camini in particolare, rischia di essere rilasciata nel cielo sopra la casa, trattenendo un piccola quantità per gli ambienti (è classico poi il clichè bollente davanti ghiacciato alle spalle).

La stufa in maiolica invece chiede due cariche di legna al giorno (max); 10 kg circa a carica per una stufa di medie dimensioni come la nostra che bruceranno in 40-50 minuti. Non appena le fiamme si affievoliscono deve essere chiusa la porticina della stufa e così le braci quasi si spengono e si riducono ad una lentissima combustione che genera fumi che saturano il "labirinto di mattoni refrattari". In questo modo tutti gli elementi vengono scaldati perchè possano poi irraggiare l'ambiente. In ultimo il discorso cenere, con queste stufe non è necessario rimuovere la cenere della carica precedente che andrà poi ad essere bruciata con la carica seguente.

La stufa oggi verrà completata con gli intonaci (bianchi) e le ultime maioliche lilla. Daniel, Mariano e Christian Pinter sono gli artefici del disegno e dell'opera. Lavorano assiduamente per muovere i 13 quintali della stufa (il refrattario pesa...ma quanto pesa!) e per dare classe ed eleganza ad un elemento che certamente assumerà molta importanza nella casa!

sabato 12 marzo 2011

Prove d'aria...


Procedono le operazioni di verifica e controllo, questo approccio dimostra il rigore e la professionalità delle società partner di un consorzio come quello di Klima Haus. VMC come "ventilazione meccanica controllata", già di per sè un notevole traguardo solo per il fatto di essere strata presa in considerazione per la nostra casa di legno. VMC come progetto che punta ad intercettare gli apporti di CO2, umidità, odori che il quotidiano genera all'interno della casa: l'obiettivo è di poter correggere questi fattori non gestibili altrimenti in una casa che non fa entrare e uscire nulla. Questo è il concetto chiave che governa la VMC alla luce di case sempre più efficienti dal punto di vista termotecnico ma che per questo sono sigillate-stagne. Il controllo della VMC è stato sviluppato con prove anemometriche per valutare se le perdite di carico del circuito rientravano con quanto stabilito in progetto o meno. Si tratta infatti di prelevare ed immettere aria in una casa grazie ad un labirinto di tubi che si propagano per tutta la casa, passando nelle pareti, sotto i pavimenti, o nelle intercapedini dei solai: la posa dei tubi, la vicinanza con fonti di calore, potrebbero influenzare la riuscita dell'opera che appunto viene monitorata con prove puntuali su ogni singola bocchetta. I tecnici HAAS Fertigbau hanno lavorato in modo egregio, tanto che non si registrano perdite di carico di rilievo, anzi, il circuito risulta dimensionato più che correttamente. Alcuni dati di sintesi:
l'impianto installato è fornito dalla Zehnder, sistema Comfosystems air 350. Le tre velocità della macchina permettono di regolare il bilancio dell'aria, alla velocità massima in un'ora viene cambiata tutta l'aria della casa (350 m cubi), alla velocità uno si impiega il triplo del tempo.

martedì 8 marzo 2011

Linked-in



Buongiorno a te navigatore della rete che stai frequentando il blog della nostra casa di legno, devi sapere che parte dell’energia elettrica che tiene acceso il tuo computer potrebbe essere stata prodotta dal nostro impianto fotovoltaico. Siamo orgogliosi di poter annunciare che dal primo marzo siamo allacciati alla rete ENEL. Il sole illumina con “effetti fotovoltaici” i nostri pannelli e nonostante il nevischio e alcune nuvole, dopo pochi giorni abbiamo già immesso poco più di venti KWh in rete. L’impianto è relativamente semplice. Le logiche dello scambio sul posto e del conto energia un po’ meno. Cerchiamo allora di riprendere i tratti salienti. Innanzitutto devo precisare che il nostro impianto rientra nel “conto energia 2010”, pertanto trattandosi di un impianto compreso tra 1 e 3 kWp semi-integrato, riceveremo un bonus di 0,42€ /kWh. Fino a questo punto è tutto abbastanza semplice: i pannelli producono corrente in continua, l’inverter la trasforma in alternata, la “casa” attinge per quanto necessario in quel momento (chessò il frigorifero sta consumando, qualche lampadina etc..) e finalmente quanto in eccesso può essere immesso nella rete nazionale ENEL. Il tutto viene monitorato da due contatori bidirezionali. Il primo conteggia i kW/h immessi dall'inverter e per ciascuno di essi il GSE riconosce ed eroga 0,42€/kWh. Non è finita. Infatti il secondo contatore conteggia quanti kW/h vengono poi immessi in rete e conteggiati in un bonus valido per quanto verrà consumato attraverso ENEL. Vale a dire che, se alla fine del mese io ho consumato 250kW/h (parlando di energia prelevata dalla rete nazionale ad esempio nel corso delle notti, quando evidentemente l’impianto FV non produce) ed ho immesso 100kW/h (al netto di quanto consumato prima dell'immissione in rete), il GSE mi riconoscerà un bonus pari al costo di quei 100kW/h, così che la mia bolletta ENEL possa essere decurtata di quei kW/h che in realtà io ho prodotto. Questo è il passaggi più delicato. Perché il rapporto dell’incentivo in realtà non è con ENEL bensì con il GSE (stato). Il GSE mi riconosce incentivi sul totale prodotto ed inoltre aggiunge un premio per tutto ciò che ho auto-consumato. Almeno fino a che lo stato non vorrà togliere quanto promesso...

sabato 19 febbraio 2011

...siamo fuori!


Proprio nel momento in cui la casa potrebbe accoglierci è tempo di uscire e concentrarci sulle aree esterne. Giove Pluvio non è stato clemente in settimana e ci ha spronato a velocizzare le operazioni per sistemare gli accessi. In assenza delle pedane grazie alle quali potevamo accedere alla casa, oggi si viene accolti da voraci "sabbie mobili". Un sentiero, tanto vario pinto quanto improvvisato, ci permette di arrivare alla casa senza essere fagocitati dal terreno. Nel frattempo sono ripresi i contatti con l'impresa edile così da pianificare gradini di accesso e sentieri per l'accesso alla casa.